Sulla Strada Statale 17, presso il bivio per raggiungere le tre località, vicino il cimitero di Picenze, si trova la chiesa di Santa Maria della Consolazione risalente al 1529, periodo in cui il territorio di Picenze dipendeva direttamente dalla Corte del Capitano dell’Aquila.
La chiesa è a pianta ottagonale, una dei pochi esempi in questa zona l’altro è la Chiesa di Santa Maria della Pietà a Rocca Calascio. A lato della chiesa si trova il corpo rettangolare della sacrestia e di una camera superiore.
Gli spigoli dell’ottagono sono sottolineati da angolari in pietra e poggiano su un basamento anch’esso in pietra, sulle quali s’imposta la cornice modanata del sottogronda.
I due portali di ingresso e quello della sacrestia sono realizzati in pietra.
I portali d’ingresso sono definiti da due paraste corinzie impostate su un basamento che terminano con un timpano.
La chiesa all’interno è pavimentata in lastre di pietra, ha un controsoffitto in legno cassettonato a rilievo, con dorature e decori floreali.
Sulle quattro pareti si trovano altari in pietra e stucco, dei quali solo uno – il terzo altare nella parete destra -, presenta un dipinto la Pentecoste datata 1608, mentre gli altri dipinti di altare, purtroppo, sono stati trafugati in passato. Come ricorda Pier Angelo Leosini, nei Monumenti storici artistici della città di Aquila e i suoi contorni colle notizie de’ pittori scultori architetti ed altri artefici, edito nel 1848, era presente una Nascita della Vergine opera firmata e datata dal fiorentino Bernardino Monaldi al 1595.
Uno dei lati della pianta ottagonale è stato aperto e ampliato con una cappella voltata e ribassata, al cui centro vi è l’altare maggiore in pietra policroma; sul fondo un portale in pietra decorato a rilievo da cui si accede alla sacrestia, è sormontato da un dipinto della Madonna con Bambino del XVI secolo, incorniciato anch’esso in pietra policroma.
La sacrestia a pianta rettangolare è sormontata da una volta a vela con lunette e con alcuni piccoli dipinti sulle pareti.
Sul lato opposto dell’altare maggiore vi è la cantoria in legno dipinto e dorato di datazione settecentesca.
Dall’esterno, una scala in pietra porta al piano superiore che da accesso ad un lato ad una sala, e dall’altro ad un percorso a ballatoio di stile rinascimentale, come si evince dai grandi appoggi in pietra che escono dalla muratura, che porta al sottotetto.
Il sisma del 2009 ha provocato molte lesioni e dissesti strutturali.
E’ stata la prima chiesa interessata dai lavori di consolidamento e restauro conservativo esterni ed interni (restauro degli altari, degli elementi in legno dipinto, come il controsoffitto ed il palco di cantoria, della pavimentazione in pietra ed in cotto, degli infissi in legno), che si sono svolti nel 2017-2018.